Questioni e risposte

Qui troverete delle risposte «generiche» alle domande che potreste porvi. E’ chiaro che lavorando con delle persone, certe risposte potrebbero essere relative e da adattare al singolo caso, secondo il principio «Veniamoci incontro»!

  • Assicurazione/malattia/incidenti

    Bisogna pagare un/a giovane in caso di malattia?
    Sì, per un totale di 3 settimane all’anno (i giorni si sommano).

    Quale assicurazione si stipula? Quanto si paga? A quale medico ci si deve rivolgere?
    Si può andare dal medico nella Svizzera tedesca o nella Svizzera italiana se l’assicurazione copre tutta la Svizzera. L’assicurazione risponde dopo 3 settimane di malattia.

    Cosa si fa se il/la giovane alla pari è spesso malato/a?
    La famiglia ospitante può richiedere un certificato medico a partire dal 3° giorno di malattia e somma i giorni per non pagare più di 3 settimane all’anno. N.B. Quando il/la giovane è malato/a, dovete firmare una giustificazione nella agenda Didac.

    E nel caso di incidente?
    La famiglia ospitante deve aver stipulato un’assicurazione contro gli infortuni che copra gli incidenti professionali e non professionali del/della giovane. Nel caso di incidente, bisogna contattare tempestivamente l’assicurazione e compilare i moduli necessari.

    Dove si stipula un’assicurazione contro gli infortuni?
    La famiglia ospitante può scegliere l’assicurazione che preferisce. La cosa più semplice è comunque contattare la propria assicurazione.

    Se il/la giovane rompe qualcosa mentre sta lavorando, che cosa succede?
    Le assicurazioni non pagano perché un/una au pair è considerato/a come un membro della famiglia, a meno che la famiglia non abbia stipulato un’assicurazione particolare. I danni causati sono a carico del datore di lavoro che si assume questo rischio nel momento in cui impiega del personale domestico.

    La famiglia ospitante deve occuparsi del/della giovane durante il week-end e pagare il suo ingresso in piscina o al cinema?
    No, non DEVE occuparsi di lui o di lei, ma fa parte della vita familiare proporre di partecipare alle attività del week-end. Se c’è da pagare qualcosa, la famiglia decide se pagare o no anche per l’au pair, informando il/la giovane in anticipo per dargli /le modo di decidere se accompagnare la famiglia o meno.

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  • Lavoro/salario/pagamenti

    Cosa si fa dopo che il/la giovane ha fatto uno stage nella nostra famiglia?
    Bisogna compilare il «rapporto di stage» e inviarlo alla Didac. In questo rapporto, indicate se volete firmare il contratto con lui/lei, se l’avete già firmato, se rinunciate a collaborare con questo/a giovane e perché, o se intendete rinunciare al contratto Didac (con spese).

    Come si calcolano le vacanze?
    Se il/la giovane si assenta per una settimana, questa viene calcolata come una settimana di vacanza (cioè 5 giorni) anche se in realtà avrebbe lavorato solo 3 giorni presso la famiglia.

    Come si calcolano le ore lavorative durante le vacanze scolastiche?
    Con lo stesso metodo utilizzato durante il resto dell’anno. Se la famiglia ha bisogno di più ore di lavoro durante le vacanze, può chiedere di farne di più. È necessario che le due parti si mettano d’accordo e che il ragazzo/la ragazza riceva un salario supplementare.

    Come si devono calcolare i giorni di permesso presi durante le vacanze scolastiche? Il/la giovane ha 25 giorni di vacanza in un anno. Se ritorna a casa per esempio a metà settimana, si dovrà calcolare mezza settimana di vacanza, cioè 2,5 giorni. Diversamente, i singoli giorni si sommano.

    Come e quanto si deve pagare al ragazzo/ alla ragazza alla pari?
    Alla fine del mese, secondo il numero di ore stabilite dal contratto, con versamento sul suo conto corrente o in contanti, chiedendo di firmare una ricevuta.

    Quanto si paga alla Didac al mese, e all’anno?
    CHF 340.- di spese d’iscrizione e CHF 80.- al mese x il numero di mesi in cui il/la giovane è rimasto/a presso la famiglia (se il mese è iniziato verrà calcolato interamente). La fattura viene inviata ogni trimestre. Se il/la giovane rimane per un anno scolastico (10 mesi), le fatture saranno le seguenti:
    A. Tassa d’iscrizione
    CHF 340.- dopo la prima proposta del giovane au pair
    B. Spese scolastiche
    10 x CHF 80.- (Selection CHF 40.-), vale a dire:
    1. CHF 320.- da pagare il 1° novembre
    2. CHF 240.- da pagare il 1° febbraio
    3. CHF 240.- da pagare il 1° maggio

    Se il/la giovane fa un’escursione con la famiglia e si occupa dei bambini, è da considerarsi come lavoro?
    No, se il/la giovane aiuta la famiglia e quest’ultima si offre di pagargli/le le spese. Sì, se il/la giovane è l’unica persona responsabile dei bambini mentre i genitori sono impegnati in altre attività.

    Quanto deve pagare la famiglia ospitante per le spese di trasporto?
    La famiglia ospitante deve pagare la differenze delle spese di trasporto per andare dall’abitazione alla scuola se l’abbonamento mensile supera i CHF 60.- al mese

    Che cosa si intende per ora di lavoro? Si devono includere i pasti con la famiglia?
    L’ora di lavoro si calcola a partire dal momento in cui il/la giovane DEVE essere presente. Per i pasti, se il/la giovane semplicemente aiuta la famiglia, non si calcola nessuna ora di lavoro, se invece è l’unica persona che si deve occupare di cucinare o di mettere in ordine la cucina, il tempo impiegato deve essere retribuito.

    Nel caso in cui la famiglia ospitante sia assente per più giorni dopo le vacanze scolastiche, come si può fare per dare al/alla giovane alla pari la possibilità di frequentare lo stesso la scuola?
    Il/la giovane rimane a casa da solo/a se la famiglia ospitante e i genitori sono d’accordo (si consiglia una conferma scritta). Può anche andare in vacanza con la famiglia ospitante (anche in questo caso è necessario accordarsi con i genitori). Se vuole, può trovare un compagno/una compagna che gli/le dia ospitalità. Diversamente, la Didac può trovare delle famiglie «sostitutive», a cui si dovrà corrispondere la cifra di CHF 35.- per notte, a mezza pensione (a carico della famiglia ospitante).

    Come si calcolano i giorni di permesso presi durante il periodo scolastico se il/la giovane lavora solo mezza giornata e frequenta la scuola l’altra mezza giornata?
    Ogni mezza giornata è da calcolare come un giorno di ferie.

    Si deve redigere un certificato di lavoro alla fine del soggiorno del/della giovane alla pari?
    Sì, è obbligatorio. Si può trovare un esempio nel nostro dossier alle famiglie.

  • Contratto/comportamento

    Uscite serali, come comportarsi?
    Se gli orari stabiliti da contratto sono rispettati, sono i genitori ad assumersi la responsabilità. Se gli orari non vengono rispettati, la responsabilità è della famiglia ospitante. La famiglia ospitante deve quindi segnalare ai genitori e/o alla scuola tutti i problemi di comportamento che possano verificarsi. Lo stesso nel caso in cui la famiglia scopra problemi di alcool o di droga.

    In qualità di famiglia ospitante, si può chiedere che il/la giovane rientri prima il week-end se c’è il permesso dei genitori?
    Sì, tenendo conto della responsabilità che si assume la famiglia per quanto riguarda il rispetto dell’ora di rientro.

    Si può entrare nella stanza del/della giovane alla pari senza chiedere il permesso?
    No, la stanza è di «proprietà» del/della giovane per tutto l’anno e la sua sfera privata deve essere rispettata. Se invece la famiglia teme che la stanza sia in cattivo stato, diventa necessario parlarne e la famiglia può avvertire il/la giovane della sua intenzione di verificare le condizioni della sua stanza.

    Risoluzione del contratto: cosa e a chi si deve scrivere, a chi inviarne una copia?
    La parte (famiglia ospitante o genitori e giovane) che ha deciso di rescindere il contratto invia la lettera di disdetta all’altra parte, spiegandone le motivazioni. La lettera viene inviata per posta raccomandata, rispettando le scadenze indicate, e una copia viene fatta recapitare alla scuola Didac (per posta ordinaria).

    La famiglia ospitante può obbligare un/una giovane alla pari a rientrare tutti i week-end?
    No, perchè è importante che il/la giovane possa restare un week-end su due per integrarsi meglio nella famiglia, parlare la lingua, partecipare alle eventuali attività organizzate dalla scuola e superare con successo gli esami esterni della sua formazione.

    La famiglia ospitante quanto tempo deve rimanere con il ragazzo/la ragazza durante il suo periodo di lavoro?
    A questo riguardo non c’è nessuna regola. È comunque importante che all’inizio la famiglia dedichi del tempo a mostrare e spiegare al/alla giovane ciò che sarà tenuto/a a fare durante il suo soggiorno.

    Il ragazzo/la ragazza può rimanere solo/a con i bambini la notte?
    Sì, in casi eccezionali e con l’accordo scritto dei genitori.

    Come si deve fare se i 5 giorni di stage sono stati utilizzati senza che il/la giovane abbia trovato un posto d’apprendista?
    Normalmente, il/la giovane deve prendere dei giorni di ferie; nel caso li avesse esauriti, dovrà prendere dei giorni di permesso non retribuito.

    Quale rapporto deve/può avere la famiglia ospitante con i genitori del/della giovane alla pari?
    Sarebbe bene avere un contatto costante con i genitori e informarli del buon andamento del soggiorno del/della loro figlio/a. Non dimentichiamo che i genitori possono discutere con il/la ragazzo/a di qualsiasi tipo di problema meglio di chiunque altro.

    Qual è il modo migliore per aiutare il/la giovane alla pari a integrarsi?
    Proponendogli/le di condividere le sue attività, incoraggiandolo/la a restare a parlare un po’ dopo cena, interessandosi a lui/lei.

    Cosa si deve fare nel caso di mancanza/problemi di igiene da parte del/della giovane alla pari?
    È necessario parlarne con lui/lei usando una certa discrezione, contattare i genitori e perfino la scuola se la situazione non dovesse migliorare.

    Il /La giovane alla pari passa troppo tempo al telefono o al computer, come si deve reagire/intervenire?
    Parlandone con lui/lei, spiegandogli che ci sono dei limiti, contattare i genitori e perfino la scuola se il problema permane.

    Calo di motivazione da parte del/della giovane alla pari, cosa si può fare?
    Parlare con lui/lei per comprenderne il motivo, contattare i genitori se necessario o ancora la scuola, capire se si può fare qualcosa per aiutarlo/la a ritrovare la motivazione necessaria.

    Che cosa succede se il rapporto con il/la giovane alla pari si deteriora?
    È necessario parlargli/le, contattare i genitori. La responsabile delle famiglie ospitanti è a disposizione per parlare con il/la giovane, dare il suo punto di vista, fare da mediatrice. Vi saremmo grati se in una situazione di questo tipo vorrete contattarla il prima possibile! Prima si affronta il problema, maggiori sono le possibilità di trovare una soluzione! Se la situazione proprio non migliora, si rescinde il contratto con lui/lei, rispettando i termini previsti (2 settimane per i primi tre mesi, un mese dal quarto mese in poi).

  • Temi/Questioni generali

    Quale abbonamento del treno è più conveniente?
    L’ abbonamento generale o l’abbonamento regionale? Questo dipende da diversi fattori: dal luogo di residenza del/della giovane alla pari, dal luogo di residenza della famiglia ospitante, dal numero di volte in cui il/la giovane ritorna a casa nel week-end, ecc. La cosa migliore è valutare le diverse opzioni prima di decidere.

    Quando il/la giovane chiede di avere una busta paga per le imposte, qual è la procedura?
    Se ne deve occupare la famiglia ospitante? La Didac può fornire il modulo necessario? Sì, in qualità di datore di lavoro la famiglia è tenuta a fare una dichiarazione per le imposte. La Didac può fornirne una come esempio, oppure si possono trovare le informazioni necessarie consultando il sito delle imposte.

    Domande relative all’AVS: a chi bisogna rivolgersi? Quale cifra è a carico della famiglia ospitante?
    Nel dossier inviato alle famiglie prima della prima visita si possono trovare gli indirizzi per cantone. La famiglia ospitante paga il 6,25 % del salario lordo (calcolato sulla base del salario lordo e del salario versato al/alla giovane alla pari) + la partecipazione alle spese amministrative (da 1% a 2,5% secondo la cassa).

    Per quanto tempo il ragazzo/la ragazza può telefonare con il telefono della famiglia ospitante?
    Sarà la famiglia ospitante a fissare dei limiti, ma si può anche chiedere al ragazzo o alla ragazza di telefonare solo per farsi richiamare. L’importante è che la regola venga spiegata chiaramente.

    Come si deve procedere per la registrazione in comune, chi deve occuparsene e chi paga le spese?
    È necessario che il/la giovane alla pari chieda al comune nel quale abita un certificato di residenza e che lo porti al comune dove risiede la famiglia ospitante, oppure al “controllo abitanti”. Le spese ammontano a circa CHF 50.- per il deposito dei documenti e sono a carico del/della giovane alla pari.

    Come si deve fare per ottenere un certificato che attesti le spese sostenute per l’affidamento dei bambini ai fini della dichiarazione fiscale?
    Non è necessario avere questo certificato perché è sufficiente trasmettere all’Ufficio delle Imposte le ricevute dei salari versati al/alla giovane alla pari.

    Cosa si deve fare nel caso si abbiano dei dubbi in seguito allo stage del/della prossimo/a giovane alla pari? È possibile fare un secondo stage? Chi deve informare il/la giovane e i suoi genitori se lo stage non si conclude con la firma del contratto?
    Sì, è possibile, ciononostante sarebbe opportuno proporre ai genitori di pagare almeno le spese di viaggio sostenute per il secondo stage. Spetta alla famiglia ospitante informare il/la giovane e i suoi genitori della decisione presa. Inoltre, deve inviare il «rapporto di stage» alla scuola per dare modo alla persona responsabile delle famiglie di fare una nuova proposta.

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